Una nuova certificazione si aggiunge al nostro percorso verso la sostenibilità ambientale.
Per lavorare sulla sostenibilità delle produzioni industriali è necessario, tra le altre cose, acquisire consapevolezza sull’impatto che il prodotto ha sull’ambiente alla fine della sua vita utile. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante, continuando nel nostro percorso verso la sostenibilità e responsabilità sociale, aderire alla certificazione che rileva l’Indice di Riciclabilità del Macchinario promossa da Acimit e Assomac in collaborazione con Rina Consulting. Il nuovo indicatore “Indice di Riciclabilità”, che si inquadra all’interno del più ampio progetto «Sustainable Technologies», quantifica infatti la quota riciclabile di un macchinario a fine vita ovvero la quota di materiali di rifiuto che vengano reintrodotti nel ciclo produttivo, anziché essere inviati a smaltimento, dandoci quindi la misura del relativo impatto ambientale. Maggiore è l’indice di riciclabilità di un prodotto, minore è il suo impatto ambientale.
Per calcolare l’Indice di Riciclabilità di un macchinario tessile è necessario valutare la dissasemblabilità dei suoi gruppi meccanici e la separabilità dei suoi componenti. Per arrivare al calcolo dell’indice il lavoro può essere anche molto dettagliato e complesso, a secondo delle caratteristiche e complessità del macchinario.
Abbiamo cominciato la valutazione dei nostri prodotti dal modello più conosciuto , la macchina LEGAFIL 100.
Il suo indice di riciclabilità è definito da questi due indicatori: Massima riciclabilità potenziale ( la capacità di essere diviso dai rifiuti indifferenziati) pari all’ 85% – Quota di materiale riclabile a fine vita pari al 63%.
Un ottimo risultato che ci spinge con entusiasmo verso prossimi traguardi !